Espero, signoreggi il ciel stasera
e tra le nubi solitario appari
sí come quando al cuor deserto doni
col nume tuo conforto e lo ristori.
Lucente il ciel rischiari e mille luci
delle città campane a te si volgono
e la tua luce paiono emulare,
tanto di lor la tua di più risplende.
A me riporta il cuor degli anni verdi
ed il color dei fiori in bel giardino,
perché a sua fonte il labbro mio s’abbeveri
e gusti il bel sapor della mia donna!
Corro sull’autostrada e il mondo cambia
nell’occhio mio, ma il raggio tuo è fermo
e fa sicuro il cuor che s’è smarrito
ed a nocchier solingo il mar rischiara
e la via retta addita a certo approdo
e manifesta a me la tua potenza.
Campania, 15 dicembre 2013 Franco Pedatella
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