La notizia che Forza Italia vorrebbe candidare Berlusconi alle prossime Elezioni Europee m’indigna fortemente sia perché la proposta mi sa di sfida alle istituzioni ed alla logica del comune buonsenso (un condannato non è per legge né candidabile né eleggibile) sia perché, e soprattutto, è un’ennesima manifestazione del disprezzo con cui lo strapotere dei potentati economici di questo Paese considera l’intelligenza della gente. È vero che chi ha tramato da decenni contro la democrazia in Italia, quella vera che voleva dare voce in capitolo alle masse dei deboli e diseredati, da un bel po’ di anni sta raccogliendo i frutti di questa scellerata operazione attuata attraverso il progressivo svuotamento dei programmi scolastici ad ogni livello e lo sgretolamento del sistema scolastico italiano da una parte, l’abbassamento di ogni funzione educativa della televisione e la riduzione ad incessante e perverso pettegolezzo quotidiano dei programmi e dei dibattiti televisivi dall’altra, con l’immancabile conseguenza della ricaduta negativa sull’informazione e lo sviamento, persino il sovvertimento, degli interessi di milioni di telespettatori-elettori; ma forse neanche loro, gli strateghi di questa operazione infernale, si aspettavano un deserto tanto arido in mezzo ad un popolo di inventori, artisti, poeti ecc.; per quanto l’avessero prepara alla distanza con l’eliminazione progressiva dei partiti, accusati di ideologizzare la società. L’ideologia per questi signori doveva essere soltanto la loro, l’ideologia del pensiero unico. Detto questo, vengo ad inserirmi nella conversazione su fb tra Bruno Voce ed Alfredo Aloisio circa il “perdono” che avrebbe auspicato don Mazzi.
Invito tutti a rileggere ciò che scrive Matteo nel suo Vangelo: è Gesù che parla:”Chi …scandalizza anche uno solo di questi piccoli….sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali!…”. La frase si commenta da sé, soprattutto se messa in relazione al signore, pardon! “gentiluomo”, di cui si parla, il quale non solo ha dato pubblico scandalo con il suo comportamento personale, ancor più grave per il posto di responsabilità pubblica che indegnamente ed impropriamente occupava (questa è responsabilità anche dei tanti italiani che non potevano moralmente lasciarsi abbindolare con leggerezza dal primo venditore ambulante che capita), ma anche è soprattutto per la perpetrazione quotidiana dello scandalo, eretto a modello di vita, diffuso attraverso le sue televisioni ed esteso, grazie al suo strapotere, anche a tanta televisione pubblica. Mi chiedo e vi chiedo: quand’è che il popolo italiano s’indignerà? quand’ è che dal mondo dei credenti si leverà l’indice ad additarlo non solo come peccatore, come sono tanti uomini, ma soprattutto come pubblico peccatore? E, se è vero che anche sulla terra si ha il potere di legare e sciogliere qui come in cielo, quand’è che da Roma si leverà un braccio per la condanna definitiva di Santa Romana Chiesa e della Storia? Quand’è che si mostrerà a questo individuo il Dio degli eserciti del Vecchio Testamento? Scusatemi per la lunghezza dello sfogo, ma è necessario parlar chiaro ed in modo compiuto ad un mondo che ha perso l’orientamento e che non si ricorda più neanche di avere figli, ai quali ha il dovere morale di indicare la strada giusta, che è sempre quella stretta e piena di spine e di rovi. Per questa ragione vi chiedo di diffondere questo messaggio quanto più è possibile, poiché io non sono affatto bravo nell’uso del computer, che utilizzo sostanzialmente come una macchina per scrivere. Non sono postmoderno, continuo ad essere troglodita.