Franco Pedatella racconta il banchetto Auser 2013
La raccolta di fondi dell’Auser con la Pasta della Legalità e della Solidarietà – Il racconto di Franco Pedatella dedicato al Banchetto della raccolta 18-05-2013 |
Annualmente l’Auser di Amantea impegna tutti i soci nella raccolta di fondi con la pasta prodotta dalle associazioni della legalità che operano in ambito di strutture espropriate alla mafia. Tali fondi risultano essere determinanti per le attività associative a sostegno degli anziani bisognosi. Anche questo 2013, nei giorni 18 e 19 maggio, in piazza Commercio gli attivisti dell’Auser si sono adoperati per tale nobile obiettivo.
Nella circostanza il socio Franco Pedatella ha scritto un racconto sull’evento.
La breve opera partecipa al concorso nazionale interno dell’AUSER nella sezione narrativa:” Racconta il banchetto“.
I racconti più emozionanti avranno la visibilità che meritano attraverso i canali informativi di Auser: la rivista Auserinforma, il sito www.auser.it, la rete dei social network.
Una spiga di grano racconta.
Io sono una spiga di grano cresciuta su un terreno nel quale è stato seppellito, anzi buttato senza cura o pietà ed interrato, un cadavere, un pover’uomo ammazzato dalla mafia e lì, in quel campo, nascosto perché nessuno mai lo ritrovasse.
Ma il sole, la pioggia, il vento, il bel tempo hanno fatto di un seme portato lì per caso da un passerotto una bella spiga, che sono io. Sono cresciuta proprio su quel povero cadavere abbandonato e mi sono nutrita di sangue innocente. E poi, intorno a me, con il lavoro di giovani mani generose sono nate tante mie sorelle, e siamo cresciute insieme, tutte uguali. Abbiamo fatto una bella grande famiglia, un campo di grano. Pensate: un terreno abbandonato, pieno di sterpaglia, appartenuto ad un mafioso, poi sequestrato, è diventato Libera Terra per giovani volenterosi, e grazie al lavoro di questi un campo fecondo di vita. Non è un miracolo? Che meraviglia!
Oggi sono pasta, e sono qui, su questa splendida piazza di Amantea, “Piazza dell’Emigrante”: questo nome mi ricorda i discorsi che sentivo dai giovani che lavoravano il terreno intorno a me perché io crescessi bella e rigogliosa. Sono qui per sfamare tanta gente povera ed onesta, povera forse perché onesta. E sono felice. Sono nata dalla morte e do la vita: dalla morte alla vita, è proprio quello che voglio fare.
Con me ci sono tanti chicchi e tante spighe che hanno prodotto la farina per fare questa pasta che viene qui esposta ed offerta grazie all’opera di tante brave persone che si sono organizzate ed hanno dedicato il loro tempo a trasformare le spighe, che come me sono cresciute nelle terre della morte, prima in buona e nutriente farina e poi in pasta. Questa feconderà tanti animi buoni che combatteranno gli uomini del male, sicché non ci saranno più le terre della mafia, ma solo terre feconde per gli uomini.
È andata proprio bene, perché da stamattina tanti, uomini e donne, felici finalmente di stare insieme, prendono a piene mani la pasta, fatta con la mia farina, da mani generose di anziani, contenti di offrirmi. Inoltre ho il piacere di passare anche per le mani delicate di alcune giovani donne provenienti dall’Europa dell’Est, che si trovano qui ad Amantea ben accolte dai cittadini e dall’Auser, le quali, girando per le strade cittadine e per i negozi, mi offrono a tante persone che passeggiano o sono dentro i negozi. Queste persone mi accolgono nelle loro mani con un sorriso e dai loro discorsi capisco che non tutte abitano ad Amantea, ma alcune vengono dai paesi del circondario. Sono proprio felice, perché così potrò raccontare la mia storia ad un numero sempre più grande di persone e porterò il mio messaggio di solidarietà e di legalità in posti dove non avevo mai immaginato di arrivare.
Amantea, 18 maggio 2013
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