Perché, quando si parla di Calabria,
si parla sol di ‘ndrangheta e di mafia,
si parla sol di delinquenza e morti
e mai di una region che il mare abbraccia
e bacia ed accarezza e a cui dà frutti
tali che al mondo non vi sono uguali?
Di amor paterno la riscalda il sole,
sorella l’è ogni stella quando abbuia.
La luna è compagna alla sua Sila
e addolcisce l’ulular dei lupi
e, quando d’Aspromonte il sol dispare,
con il fruscío di foglie lieve al vento
e l’alito dell’onda sulla spiaggia,
la ninna nanna canta ai suoi pastori;
soccorre i naviganti nello Stretto
di luce soffondendo l’orizzonte.
Riveste il tempo come a protezione
da mano che profana li deturpi
o che blasfema empia li ghermisca
o da seguir vorace di stagioni
i bei tesori suoi di Magna Graecia
e gli splendori dell’età romana
e li incornicia quando il raggio d’oro
scopre la coltre e li offre al primo sole.
E’ vero, ci son uomini malvagi
nella Calabria mia sí come altrove,
ma il cuor le batte al bel cullar dell’onda
se il mar fratelli naufraghi le porta.
Franco Pedatella
Cleto, 14 novembre 2012
Blog: francopedatella.com