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Archive for 12 dicembre 2012

(Per l’inaugurazione del Campus Temesa ad Amantea).

 

Vola, Amantea, stasera al Campus Temesa,

vola, ché le radici in te  rivivono

dell’arte che diè fama alle tue sponde,

ai boschi di Calabria, ai monti, al mare.

 

Il tuo Teatro allestito è pronto

a dare voce a odierna riedizione

della vetusta fabula Atellana

e dell’<<aceto italico>> oraziano.

 

Pronto a contaminarsi è con lo spirito

che dalla sponda ellenica qui giunse

e già il piè muove la novella Nosside

tra le tue belle vergini che incedono

 

stupenda al suon la voce modulando

d’antica cetra e di violin moderno,

sposando novità a tradizione

in unità che grande fa eccellenza.

 

Al primo assaggio vibrano stasera

le note dell’orchestra che a Cosenza

forma il Conservatorio Musicale

e manda in giro a côrre gloria e fama.

 

Le vibrazioni impresse a corde docili,

che dita or toccandole accarezzano,

or pizzicando dolce suono modulano,

sotto la volta ampia onde effondono

 

di un mare or tempestoso or calmo e quieto.

Quel violoncello come prima voce

suonato par Tersicore che danza

e in coro muove note che per Locri

 

passando il monte saltano  e qui giungono.

Talor si sente quinci appena il basso

mentre di là il violino alto vola,

talaltra il basso il suono accentua e caccia

 

all’angolo il dolcissimo violino,

ma l’uno e l’altro fanno sinfonia

e qual delfin sull’onde il suono scivola

e poi si ferma e poi riprende il volo

 

in un variar di note che s’intrecciano,

l’una con l’altra ratte si rincorrono

e s’avvicendan ma giammai si scontrano

ché insieme fanno dolce melodia.

 

 

Poi d’improvviso un tuono esplode e intorno

bianche leggere nuvole s’accolgono

coi lembi a smerlo a mano a man sfumati

a far di nubi un ciel che note modula.

 

Il direttore par Nettuno all’opra:

con mano ferma il mar di suoni modula,

agita e acquieta e a fin prefisso adduce

per farne un bel concerto musicale.

 

L’una sull’altra rotolan le note

come del mare l’onde se s’increspa,

da lieve vento accarezzato e mosso

al riso degli sguardi dalla spiaggia.

 

Scoppia alla fine l’esplosion dell’onde,

che al modo di destriero si sollevano

a cavalcar se stesse e si rimescolano

nell’ultimo guizzar di creste e spruzzi.

 

Trae gli auspici dall’evento il sindaco

e buona sorte augura al Teatro

con lui l’assessore comunale.

Fagli eco l’assessore alla cultura

 

 

 

della Provincia, qui per l’occasione,

che sottolinea esser la struttura

luogo di arricchimento culturale

per la città e tutto il circondario

 

che qui a fruir verrà ed a creare.

Il direttore del Conservatorio

esulta per la prova di valore

che han dato a piene mani gli orchestrali,

 

mentre dalla platea con entusiasmo

si leva appassionato lungo applauso

degli uditori in piedi e affascinati,

che numerosi sono intervenuti.

 

Franco Pedatella

Amantea, 28 novembre 2012

Blog: francopedatella.com

 

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