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Archive for 2 dicembre 2012

A Pina Vairo.

Per la morte prematura di mia cugina Pina ho voluto scrivere questi versi, testimonianza del fatto che  ella rimarrà sempre impressa nella mia memoria e nel mio cuore. Ho voluto raffigurarla come la chioma, la parte più bella e nuova, di una pianta robusta e duratura, la quercia, che, proiettata verso le ascendenze, ne richiama le caratteristiche fisionomiche e le racchiude e custodisce in sé come tesoro indistruttibile.

 

La dolce chioma della quercia antica,

che presentava ancor d’aspetto i tratti

e le fattezze della madre avíta,

ora svanisce qual nell’acqua viso

 

che bel s’immerge a poco a poco e spare

e lascia a chi lo guarda e segue attento,

disioso di tenerlo in superficie,

l’ultimo segno del sorriso e il guardo

 

di chi allevò la prole con dolcezza

e amor provò per l’uom che sposo scelse.

Or lasci, cara Pina, Bruno solo

 

e Marilena, cui Riccardo infante

prendevi a far le veci della mamma,

e il tuo Francesco, padre già venturo.

 

Quali carezze avrebber ricevuto

crescenti i tuoi nipoti e quei cresciuti

dalla tua mano pria che fosse stanca,

consunta da vil morbo a tradimento!

 

E quali cure e sguardi cari e attenti

avrebbero il genero e la nuora!

Di te il ricordo or vince avversa sorte

e torna verde in noi la dolce chioma.

Franco Pedatella

Cleto, 2 novembre 2012

Blog: francopedatella.com

 

 

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