Ad uno ad uno cadon come foglie
i miei cugini, sangue del mio sangue.
Io, che i fratelli miei giammai conobbi,
come fratelli e zii tutti li ebbi.
Or l’ultimo sei tu, che nera Morte
rapí anzitempo all’affetto nostro
dopo impietosa e ingrata malattia
che ogni vitale nervo ti consunse.
Or naviga pei verdi prati e cogli
degli odorosi fior nettareo succo
sí che di odor la tomba tua cospargi
e chi verrà a trovarti, un fior recando,
senta che intorno aleggia un grande odore
e un sacro Nume veglia e odor vi sparge!
Aiello Calabro, 29 agosto 2012
Franco Pedatella
Blog: francopedatella.com
Dal mio cuore un grazie enorme per la splendida poesia dedicata al mio caro papa.
Antonio Marghella