Il testo è stato suggerito dalla ricorrenza dell’anniversario dell’attacco aereo alle Torri Gemelle di New York. Siccome tutti sanno, e gli Americani pure, che l’attacco è venuto dall’interno, allora mi ha fatto rabbia la pagliacciata che i potenti del mondo continuano ad inscenare su un presunto nemico esterno, sul quale cercano di scaricare le colpe del loro fallimento nel reggere le sorti dell’umanità, tentando di far dimenticare ai popoli del mondo le ragioni vere della crisi profonda in cui li hanno ridotti costruendo quell’ orribile mostro antropofago che chiamano mercato, che ha divorato le speranze di almeno una generazione di giovani. Ovviamente i primi a dover reclamare giustizia e la punizione di siffatti governanti sono le vittime di quell’insano attacco, concepito in qualche “stanza dei bottoni”, rappresentato all’immaginario collettivo come aggressione di gruppi terroristici fanatici e conservatori all’altare della democrazia e della civiltà, che era l’America di George Bush e di quanti in altri palazzi presidenziali del mondo tramavano per costruire la teoria della guerra preventiva ed il rapace mercato globale che ci ritroviamo.
A voi che reggitor del mondo siete
e nuova schiavitù parato avete,
prona al mercato che selvaggio imposto
avete ai giovani predati
di gioventù che è su fronte alloro
in tutte le età di questa Terra,
si levi contro a voi di Dio la mano,
a voi, che, peccatori, di perdono
indegni siete, e dia maledizione
a voi per questa e sei generazioni
sì che capiate che si leva contro
a voi qualunque forza di natura
offesa nella dignità dell’uomo,
ch’è alta quanto più grande è l’offesa.
Franco Pedatella
Cleto, 11 settembre 2011