L’appello che faccio ai miei amici e compagni, ai miei concittadini e corregionali è quello di andare a votare domenica 17 aprile e di votare SI per fermare i danni già provocati dalle trivelle alla nostra martoriata terra e salvare il futuro di tutti. La sconfitta del SI, o comunque la sconfitta del referendum, sarebbe un regalo alle Compagnie Petrolifere, che sarebbero autorizzate a continuare ad estrarre quel poco che estraggono, che non ha nessuna rilevanza economica ai fini della copertura del fabbisogno energetico dell’Italia né dell’occupazione di lavoratori e farebbe invece risparmiare ai petrolieri le spese per lo smantellamento delle piattaforme. Oltre a questo, a quanti sottovalutano i rischi di eventuali disastri, provocati dal cattivo funzionamento degli impianti, voglio ricordare i danni delle centrali nucleari che erano state presentate come macchine perfette, come quella di Fukushima in Giappone, e il disastro ambientale della piattaforma petrolifera nel 2010 nel Golfo del Messico. Solo queste poche parole dovrebbero bastare a far capire quanto è importante votare SI, perché questo voto va nella difesa degli interessi della gente, dei cittadini. Ricordiamoci anche che il nostro mare è un mare chiuso fra terre, per questo lo chiamiamo Mediterraneo, e quindi le conseguenze di eventuali danni non si disperderebbero nell’Oceano ma si concentrerebbero nelle nostre acque e sulle nostre coste. Il nostro destino è nelle nostre mani. Votiamo SI per difendere la nostra vita e quella delle generazioni future!
Franco Pedatella